28 dicembre – 1 gennaio 2019
Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento di capodanno a Castel Cerino, un borgo di poche case sopra Soave (Vr) dove San Giovanni Calabria portava i suoi ragazzi per periodi di studio e vacanza negli anni 40 e 50. La canonica, molto accogliente, ha ospitato il nostro gruppo di famiglie che da tanti anni scelgono questo luogo per trascorrere momenti di convivenza e amicizia.
Le passeggiate ci hanno permesso di visitare le frazioni della Val d’Illasi e d’Alpone: Tregnago, Saline, Limba, Campiano dove abbiamo salutato il signor Aurelio quasi centenario che vive in mezzo al bosco. Abbiamo regalato ad Aurelio una foto incorniciata fatta l’anno scorso che lo riprendeva in mezzo ai nostri figli naturali e accolti. I ragazzi di Casa San Benedetto hanno apprezzato le gite tra gli ulivi, ancora carichi di olive per la stagione particolarmente fruttuosa, e i filari di viti.
Il 1 gennaio abbiamo partecipato, a Vestenanova, alla Messa celebrata dal parroco nostro amico don Michele e abbiamo visitato il famoso presepe situato nella Chiesa di San Bortolo. Eravamo dentro una nebbia fitta ma ci si è scaldato il cuore dalla commozione nel vedere il grande presepe in Chiesa con la statua semovente della Madonna che copriva il Bambinello nella mangiatoia. Con i ragazzi abbiamo letto la lettera (esposta in una bacheca) di un alpino scritta durante la prima guerra mondiale. Egli raccontava che durante un pattugliamento sul Monte Grappa la notte di Natale del 1917, si erano fermati in una grotta a pregare poco dopo la mezzanotte. All’improvviso una pattuglia austriaca in perlustrazione entra nella grotta e con stupore dei soldati italiani fa gli auguri di Natale in tedesco e continua per la sua strada.
Questi momenti di vacanza con altre famiglie sono importanti perché insegnano a guardare la realtà come promessa di bene rivolta ad ogni uomo sin dalla nascita. E questo ci rende tutti grati.