Alle 17.45 di venerdi 9 febbraio 2018 abbiamo sentito suonare le campane del Duomo. Abbiamo subito immaginato che il nostro caro don Giampietro fosse salito in cielo. Con i bambini e gli educatori presenti abbiamo recitato l’Eterno riposo. Da tempo pregavamo a pranzo e cena per il parroco, che si era aggravato durante le feste di Natale. Con alcuni bambini della Casa avevamo partecipato alla Messa della notte di Natale che lui aveva presieduto. Al termine eravamo andati a salutarlo. Il volto era molto segnato dalla malattia ma non c’è stato mai un lamento. Ho avuto la possibilità di andare a salutarlo nel suo studio a fine gennaio. Non riusciva a parlare con la bocca. Parlava con gli occhi. L’ho ringraziato per averci testimoniato che la cosa più importante per un uomo, anche nella malattia, è il rapporto con Gesù.
Don Giampietro aveva guidato nel maggio 2012 (anno internazionale della famiglia) la Peregrinatio delle sacre spoglie dei Santi Coniugi Martin che sono transitati a Villafranca e in processione sono arrivati fino a Casa San Benedetto per la veglia notturna. Un’esperienza indimenticabile che don Giampietro ha saputo guidare con profondità e autorevolezza. Al suo funerale Casa San Benedetto era presente con tutti i bambini e gli educatori. Siamo riusciti ad entrare in un Duomo stracolmo già un’ora prima dell’inizio del funerale. I ragazzi sono rimasti molto colpiti ed hanno partecipato al saluto a don Giampietro concelebrato da 250 sacerdoti e 6 vescovi. Casa San Benedetto aderisce alla raccolta fondi per il rifacimento del Presbiterio del Duomo secondo il progetto di don Gianpietro. Siamo grati a don Giampietro per averci testimoniato la convenienza umana nel seguire Gesù.